Le radici del nostro servizio

Padre Mario Marafioti s.j.

“Un granello di senape gettato nella terra salentina ha fatto germogliare
una pianta quanto mai rigogliosa: la Comunità Emmanuel”.

Nasce a S. Procopio (RC) il 24 Novembre del 1941, terzo di sette figli, cresce in un ambiente povero e difficile. Il padre, Giovanni, contadino, si logorava di fatica nei campi, la madre, Rosa, badava contemporaneamente alla casa, ai figli, alla nonna, allo zio, al papà, a tutti e segnò profondamente la sensibilità del figlio. Si fa strada in lui il desiderio di diventare prete per seguire i poveri e aiutarli da vicino, come faceva sua madre.

Frequenta gli studi presso il Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Reggio Calabria e in seguito si trasferisce a Napoli presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale per gli studi filosofici e teologici.

Matura un’esigenza di radicalizzazione del suo impegno e del suo servizio che lo porta sulle orme di Ignazio di Loyola e che sfocia nella decisione di entrare nella Compagnia di Gesù.

Terminato il noviziato nella Compagnia di Gesù a Napoli, riprende e porta a termine nel 1966 gli studi filosofici a Roma, nella Pontificia Università Gregoriana, e, dopo due anni di lavoro come vice Rettore al Seminario Regionale di Reggio Calabria, è destinato all’insegnamento della Teologia nella Facoltà della Compagnia di Gesù e inviato per gli studi teologici a Lovanio, in Belgio.

Richiamato a Napoli alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, gli affidano il compito di animatore/educatore per gli studenti di teologia del Seminario Interregionale Campano. Termina gli studi teologici con alcuni corsi di specializzazione alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Particolari circostanze lo conducono a Lecce nel 1973 per un soggiorno provvisorio che, di fatto, si prolunga fino ai giorni nostri, prima per la realtà della Compagnia di Gesù a Lecce e poi per la nascita della Comunità Emmanuel (1980) che da Lecce e dal Salento si è diffusa in Italia e fuori, creando servizi alla persona, alla coppia e alla famiglia, ai minori, ai disabili, agli alcolisti, ai tossicodipendenti, ai carcerati, ai giovani disoccupati, agli immigrati; promuovendo la cultura della vita, della socialità, della progettualità e del cambiamento “politico” e “spirituale” che parte dagli ultimi, procede attraverso la ricerca, il dialogo, l’autopromozione e la cooperazione, opera in prospettiva dell’“inclusione” sociale e all’orizzonte di un mondo non diviso, ma condiviso.

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